lunedì 27 marzo 2017

Metti un ornitorinco a cena

Ci sono romanzi che sono diventati best seller soprattutto grazie al titolo. Per i quali c’è stato un momento in cui autore ed editore, davanti a quella fortunata sequenza di parole, si sono scambiati uno sguardo complice e hanno pensato entrambi: eccolo. Mesi se non anni a scrivere e riscrivere un romanzo, a fare ricerca, a revisionarlo, a editarlo. Ma tutto si è deciso in un quella magica manciata di secondi. Per questa ragione, ho deciso di cambiare strategia, di risparmiarmi mesi se non anni di fatica inutile a inventare storie, personaggi, dialoghi e situazioni e di concentrami direttamente su un titolo. Perché quando lo troverò potrò dire: eccolo. Il resto sono sciocchezze. Dettagli.
Non è facile, direte voi, trovare un titolo da best seller. Uno che ti catturi e che ti porti a comprare un libro sorvolando anche sulla copertina. Un titolo che quando ti rivolgi al libraio e lo pronunci il tuo corpo rilascia una quantità spropositata di endorfine e subito ti senti meglio, più colto. Poi il libro può anche rimanere a prendere polvere nella libreria, ma quel titolo…
Be’, che ne dite allora de “La riluttanza dell’ornitorinco”? Poetico, evocativo e ricorda l’infanzia. Come, che c’entra l’infanzia? Quando mai avete visto il disegno di un ornitorinco se non alle elementari? Al massimo un ornitorinco lo avrete incrociato, se siete stati fortunati, allo zoo. Il che dimostra anche la sua riluttanza, perlomeno a una vita sociale. Secondo me è un titolo bellissimo, pregnante. Certo, l’ornitorinco non ha l’eleganza del riccio, ma a lui non serve. È riluttante anche a quella. No eh? Non vi ho conquistato. Come dite? Volete qualcosa di più… di più… Non lo sapete nemmeno voi. Del resto ideare titoli per best seller è roba da scrittori o da editori, mica da tutti. Ci vuole ingegno. Vediamo un po’. Dunque, eccolo: “Le simmetrie silenziose delle terzultime cose”. Un titolo semplicemente magico. Va letto e riletto. Assaporato come un vino d’annata. Ripetete con me: “Le simmetrie silenziose delle terzultime cose”. Pura magia. Vi potreste fermare al titolo ( e risparmiare a me la fatica di riempirci le pagine) per sentirvi del tutto appagati intellettualmente. Immaginate la gratificazione se a una cena vi chiedessero “che libro stai leggendo?”. E voi “Le simmetrie silenziose delle terzultime cose”. Il silenzio, quello vero, in sala. Vi guarderebbero tutti con ammirazione, come se il libro lo aveste scritto voi. Va be’, un po’ di gloria ve la posso anche lasciare.

E già vi vedo prenderci gusto. Autoinvitarvi a ogni cena vagamente colta (qualsiasi convivio tra amici in cui non si parli solo cambi di pannolini o dell’ultimo goal di Higuain) in attesa della fatidica domanda. E poi, in piena crisi di astinenza, attraversarvi in lungo e in largo piazza Duomo a Milano nella speranza di essere intercettati dai tipi di Mondolibri, che ti fermano sempre chiedendoti qual è l’ultimo libro che hai letto o che stai leggendo. E mentre loro si preparano a venderti scatole e scatole di fondi di magazzino, voi, petto in fuori e voce stentorea a scandire “Le simmetrie silenziose delle terzultime cose”.
Come dite? Troppo lungo? Poi vi confondete quando andate in libreria a chiederlo? Ma no, vi basterà blaterare qualcosa con “le terzultime cose”, i librai sono preparati. Sanno decodificare di tutto, pure Le cinquanta sfumature di Dorian Grey. Va be’, non vi ho convinto. E allora che ne dite de “L’insostenibile faccia come il culo del palindromo” ? Bello no? In qualsiasi modo lo prendiate… Come dite, non leggete libri con dentro le parolacce? Neanche Dante quindi? No, perché “cul” lo dice anche il Sommo Poeta. “Ma lui ha scritto la Divina Commedia” dite. “E quello è un capolavoro”. Va be’ scusa perché “La riluttanza dell’ornitorinco” o “Le simmetrie silenziose delle terzultime cose” che sono? Cacca?

sabato 4 marzo 2017

Storie su Misura - la prima settimana

È passata una settimana da quando le Storie su Misura sono partite e la risposta è stata grandiosa! 
Devo ammetterlo, non mi aspettavo che ci fosse più di un paio di persone interessate all'iniziativa, invece mi sbagliavo: fino a oggi sono arrivate venti richieste attraverso il modulo online e una via mail, ventuno persone hanno creduto in questa idea, tre al giorno di media, possono sembrare poche ma per noi invece sono un grande successo!
Non so se ne siete al corrente, ma ho una certa passione per la statistica, e questa è un'ottima occasione per spararvi un po' di grafici, quindi... eccoli qui!

Cominciamo col genere: la maggior parte dei partecipanti predilige racconti realistici, mentre la fantascienza non riscuote successo.



Per quanto riguarda il protagonista c'è abbastanza equilibrio tra i sessi con una leggere predilezione per le donne.


La maggior parte dei richiedenti desidera che il personaggio principale sia adulto.


Venendo allo stile, le richieste sono più diversificate:


Bene, che dire... Grazie a tutti quelli che hanno richiesto una storia e, vi prego, abbiate pazienza, siete tanti e ci vorrà un po' di tempo per esaudire tutte le vostre richieste!
Per chi invece non ha ancora partecipato... beh, cosa aspettate?